Newsletter globale #84

Ragioni per essere allegri

Friday, January 12, 2024 by Extinction Rebellion

Gli attivisti di Earth Uprising protestano contro una nuova autostrada in Francia. L'anno scorso il governo francese ha tentato, senza riuscirci, di mettere fuori legge il gruppo, una delle tante vittorie delle proteste nel 2023.

In questo numero: il futuro incertoXR Argentina | Fiumi verdi in Italia | Le vittorie del 2023 |

Caro ribelle, cara ribelle

Nel 2023, abbiamo visto il mondo venire martoriato da condizioni meteorologiche estreme, abbiamo visto il riscaldamento globale battere tutti i record, abbiamo visto una compagnia petrolifera ospitare la COP e accogliere delle vaghe promesse come un progresso, abbiamo visto l'Occidente fare marcia indietro sugli impegni per il clima mentre permetteva il genocidio in Palestina e abbiamo visto i miliardari costruire bunker in preparazione al collasso della società.

Mentre ci prepariamo a un altro anno di proteste, probabilmente tutti noi abbiamo bisogno di un po' più di speranza. Ecco perché devi continuare a leggere. Oltre a raccontare le azioni di ribellione più interessanti di dicembre in tutto il mondo, questo numero ricorda anche alcune vittorie fondamentali ottenute dai ribelli e dai loro alleati nell'ultimo anno.

I ribelli eseguono una danza speciale durante una campagna contro le estrazioni in Argentina.

Nelle Azioni in evidenza raccontiamo di una campagna nazionale contro le estrazioni in Argentina, dove i ribelli coraggiosi continuano a protestare nonostante le minacce di un nuovo presidente autoritario. Indaghiamo anche su una grave reazione eccessiva da parte del governo italiano, che ha bandito per anni dei ribelli da Venezia per aver (in maniera innocua) colorato di verde uno dei suoi fiumi.

Per dare una spinta al nuovo anno, nel nostro Report speciale sono state selezionate sei vittorie del 2023 che dimostrano che la protesta pacifica funziona. Ciascuna di queste vittorie è un gioiello prezioso da assaporare e deve incoraggiarti a marciare per le strade quest'anno.

Climate Defiance rovina una cena d'onore per l'Amministratore delegato della ExxonMobil. Nel 2023, il nuovo gruppo terrorizza Washington e incontra la Casa Bianca. Vittoria!

Infine, in Humans of XR, parliamo con un'ispirata ribelle che vive in Sri Lanka e che è allo stesso tempo climatologa e attivista per i diritti umani dopo essere stata testimone di terribili crimini durante le proteste di massa del 2022 che hanno spazzato via il governo.

Il team della newsletter augura a tutti i ribelli un 2024 felice e pieno di speranze e non vede l'ora di raccontare un altro anno di azioni coraggiose e vittorie preziose.


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Contenuti

  • Azioni in evidenza: Argentina contro le estrazioni, i fiumi verdi italiani
  • Riassunto delle azioni: Serbia, Spagna, Paesi Bassi, Australia, Regno Unito, Emirati Arabi, Norvegia, Uganda, Belgio, Sudafrica, Stati Uniti, Francia
  • Report speciale: Sei vittorie motivanti del 2023
  • Il libro del mese: Regeneration (Rigenerazione) di Paul Hawken
  • Humans of XR: Melani, Sri Lanka
  • Annunci: Assicurare il nostro futuro, Campus Climate Network

Azioni in Evidenza

Futuro incerto per XR Argentina

4 dicembre | Tutta la nazione, Argentina

I ribelli eseguono un ballo di gruppo mentre marciano per Buenos Aires.

Dopo le grandi proteste dell'Atlanticazo di cui ci siamo occupati qualche mese fa, le strade dell'Argentina non si sono più calmate. A dicembre è stata lanciata una grande campagna da parte di oltre 128 assemblee, organizzazioni e comunità indigene per opporsi ai governi a favore delle estrazioni in tutto il mondo.

XR Argentina è stata una parte fondamentale della coalizione, con 10 gruppi regionali che hanno portato striscioni, tamburi e azioni alle marce in tutto il Paese. A Buenos Aires, i ribelli hanno eseguito un'intricata danza di gruppo mentre erano legati insieme da fili, rispecchiando le reti micorriziche che legano i funghi alle piante e nutrono interi ecosistemi.

La campagna ha seguito l'elezione del nuovo presidente argentino, che si è presentato con delle politiche populiste e ultra-neoliberali. Dopo aver emanato un decreto che demolisce o indebolisce oltre 350 leggi, XR Argentina ha rilasciato una dichiarazione dettagliata in cui avverte dei terribili danni ecologici che causerà.

Una delegazione da Jujuy si unisce alla marcia a Buenos Aires (a sinistra), una donna Mapuche parla delle sofferenze causate dalle estrazioni in Patagonia (in alto a destra) e i ribelli protestano davanti al Mar Argentino, che è destinato alle trivellazioni petrolifere offshore.

Il decreto consentirà un'impennata di vendite di terreni rurali a società straniere, ridurrà la supervisione delle società minerarie e indebolirà i diritti fondiari degli indigeni. Peggio ancora, al decreto è seguita una repressione autoritaria della libertà di parola e di protesta. Gli attivisti rischiano di essere privati dei sussidi statali e di [pagare per l'intervento della polizia] (https://www.theguardian.com/world/2023/dec/17/argentina-president-javier-milei-security-guidelines-protests-currency-devaluation).

XR Argentina sottolinea che tutti queste modifiche in chiave repressiva sono incostituzionali e i gruppi di ribelli stanno discutendo su come orientarsi nel nuovo panorama legale e continuare la protesta pubblica. Al momento, il futuro dei ribelli in Argentina è pieno di incertezze.

Seguire XR Argentina su Instagram.


La mafia verde?

9 dicembre| Roma Venezia Milano Torino Bologna Bari, Italia

I fiumi si colorano di verde per denunciare il fallimento della COP28. Striscioni: Il governo parla, la terra sprofonda.

In una tendenza inquietante che è diventata la nuova normalità in Italia, i pacifici eco-attivisti vengono bollati come "pericolo per la sicurezza e l'ordine pubblico" e vengono banditi dalle città senza processo e accusati secondo delle leggi antiterrorismo destinate a perseguire i mafiosi.

Ecco cosa il governo italiano considera così pericoloso: in una giornata di azione coordinata, i ribelli hanno colorato di verde i fiumi di sei città con un [colorante innocuo] (https://en.wikipedia.org/wiki/Dye_tracing) per denunciare la mancanza di azione della COP28 e hanno usato attrezzature da arrampicata per sospendersi dai ponti e mostrare come la vita sia appesa a un filo.

Sono state mostrate case di cartapesta che affondavano nelle acque, mentre i ribelli suonavano musica, facevano discorsi, distribuivano volantini e si intrattenevano con i passanti curiosi.

A Venezia sono state arrestate 28 persone, tra cui un turista e dei membri della stampa. Sono state emesse 27 accuse e cinque interdizioni cittadine della durata di 4 anni, anche se la polizia è stata costretta a revocare un ordine di espulsione perché vietava illegalmente a una studentessa di frequentare la sua università.

Una ribelle suona il contrabbasso sotto il Ponte di Rialto. È stata arrestata e lo strumento è stato confiscato dalla polizia.

La reazione severa della polizia ha provocato una protesta pubblica. Cinquanta docenti dell'Università Ca'Foscari hanno scritto una lettera aperta definendo la risposta un "atto intimidatorio e malsano per una società democratica". A Torino, una petizione firmata da 2500 persone, tra cui molti professori, ha chiesto al governo "di garantire la massima libertà di manifestazione e di evitare la criminalizzazione del dissenso".

Ma la polizia veneziana si è rifiutata di ragionare. Due settimane dopo, tutte le persone identificate nell'azione del Canal Grande sono stateconvocate per un "avviso orale", preludio alla sorveglianza speciale solitamente riservata ai membri della mafia. Giorni dopo sono state notificate altre due interdizioni cittadine, anch'esse basate su motivi legali illegittimi.

Il governo italiano sta cercando di costruire una narrativa che definisce coloro che aderiscono ai movimenti per il clima come eco-terroristi e criminali. I ribelli italiani, nel frattempo, continueranno a dire la verità.

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Riassunto delle azioni

25 Novembre | Belgrado, Serbia: XR Serbia ha giocato una partita di calcio contro il Capitalism FC davanti al parlamento serbo durante la COP28. Le multinazionali ecocide come Rio Tinto vogliono scavare nei ricchi giacimenti minerari della Serbia e i politici sono felici di accontentarli. Settimane dopo, i ribelli si sono uniti a una serie di enormi blocchi nella capitale dopo che il governo era stato accusato di [aver truccato le elezioni di dicembre] (https://www.aljazeera.com/news/2023/12/30/thousands-protest-in-serbia-alleging-election-fraud-by-ruling-party). La polizia ha usato gas lacrimogeni e la violenza per disperdere le proteste.

2 dicembre | Barcellona, Spagna: I ribelli occupano la sede del parlamento europeo di Barcellona per denunciare la COP e chiedere un'Assemblea dei cittadini europei. I ribelli hanno imbrattato l'edificio con della vernice nera, hanno gettato uno striscione e si sono incatenati al balcone, mentre altri bloccavano la strada all'esterno.

8 dicembre | Rotterdam, Paesi Bassi: 130 ribelli bloccano le principali strade di accesso all'Europoort, il porto più inquinante d'Europa. Dopo ore di disordini, il sindaco di Rotterdam ha invitato XR a parlare di come rendere il porto più sostenibile. Durante l'incontro, il sindaco ha riconosciuto che il porto ha un grave problema di inquinamento e che è necessaria una transizione verde, ma ha promesso di discutere ulteriormente la questione solo con la società che gestisce il porto.

5-10 dicembre | Melbourne, Australia: La December Rebellion interrompe il traffico cittadino per quattro giorni, culminando in un'imponente marcia lenta e in un sit-in con 75 arresti. Gruppi indigeni, Red Rebels e Blinky, il koala gigante in fiamme, si sono uniti a centinaia di persone nelle strade per resistere all'esplosione sismica, ai combustibili fossili e alla macchina da guerra globale. Foto: Ari Hatzis

9 dicembre | Globale: I ribelli si uniscono a centinaia di proteste in 40 Paesi, tra cui il Regno Unito (in alto) e gli Emirati Arabi Uniti, che ospitano la COP28 (in basso), per celebrare una Giornata globale di azione per la giustizia climatica e chiedere il cessate il fuoco a Gaza, evidenziando come la crisi climatica e la violenza genocida siano entrambe il risultato degli stessi sistemi globali ingiusti.

12 dicembre | Oslo, Norvegia: I ribelli hanno chiuso la sede del più grande gruppo sindacale norvegese per il suo sostegno all'industria petrolifera e per non aver offerto ai suoi lavoratori posti di lavoro per una transizione verde. Il blocco ha costretto i dipendenti del sindacato in arrivo a guardare in faccia le persone che "affogano" nel petrolio e a sostenere o rifiutare ulteriori esplorazioni petrolifere. Il governo ha recentemente [vietato la deforestazione] (https://www.instagram.com/p/C1kLRksqVfK/), ma permette ancora che l'industria petrolifera commetta ecocidi oltre i propri confini.

15 DIC | Kampala, Uganda: Altri quattro studenti attivisti sono stati arrestati con la violenza durante una protesta davanti al parlamento ugandese. Oltre a chiedere la fine dell'EACOP, chiedevano il rilascio di sette studenti attivisti imprigionati a novembre. I sette studenti sono stati rilasciati pochi giorni dopo e hanno accusato la prigione di tortura. I quattro studenti appena incarcerati saranno rilasciati solo il 10 gennaio.

16 dicembre | Liegi e Anversa, Belgio: Attivisti del Code Rouge/Rood provenienti da tutta Europa hanno interrotto l'aeroporto di Liegi e l'aeroporto di Anversa per chiedere la decrescita dell'industria aeronautica e lo stop ai jet privati. La polizia ha usato manganelli e spray al peperoncino per arrestare con la violenza centinaia di manifestanti diretti all'aeroporto di Anversa, anche se alcuni sono riusciti ad accedere alla pista e a bloccare il traffico di jet privati. Ma la polizia non era pronta per un secondo target! 600 attivisti sono entrati nell'aeroporto di Liegi, l'aeroporto cargo in più rapida crescita d'Europa e il principale hub europeo del gigante dell'e-commerce Alibaba.

17-18 dicembre | Città del Capo, Sudafrica: I canoisti ribelli scendono in mare per opporsi all'arrivo di una nave sismica proveniente dall'Australia. La nave emetterà impulsi sonori continui per quattro mesi per trovare combustibili fossili sotto il fondale marino, uccidendo così la fauna marina. La protesta delle canoe è avvenuta successivamente a una manifestazione in spiaggia all'inizio del mese.

18 dicembre | Seattle, USA: XR Seattle blocca un magazzino Amazon per protestare contro i danni colossali che l'azienda sta causando agli ecosistemi e alle comunità di tutto il mondo. I ribelli hanno chiesto responsabilità e riforme drastiche mentre cinque manifestanti si sono incantenati accanto a una folla di sostenitori. L'azione doveva inizialmente svolgersi durante il Black Friday, ma è stata rinviata quando la polizia ne è venuta a conoscenza.


Report speciale: Sei vittorie motivanti del 2023

Vittorie nel 2023 (in alto) Paesi Bassi, Panama, Francia (in basso), Repubblica Democratica del Congo, Regno Unito, USA.

Mentre ci prepariamo a un altro anno di proteste, probabilmente abbiamo tutti bisogno di un po' più di speranza. Ecco quindi sei vittorie del 2023 che dimostrano che la protesta pacifica è la risposta, e che continuerà a tenerci per le strade...

  1. XR Netherlands cambia la politica\ I ribelli dei Paesi Bassi sono testardi. Volevano l'abolizione dei sussidi ai combustibili fossili e hanno promesso di bloccare l'autostrada A12 finché il governo non l'avesse concessa. I blocchi sono diventati sempre più grandi e audaci e [in ottobre] (https://rebellion.global/blog/2023/10/13/global-newsletter-81/), dopo 27 giorni di disordini e ben 9.000 arresti, il parlamento olandese ha ceduto, presentando nuove leggi per porre fine ai sussidi ai combustibili fossili. Il senato ha respinto le leggi e il governo ha perso il potere, quindi i blocchi dell'A12 torneranno presto. Ma questo episodio dimostra che i ribelli possono far cambiare atteggiamento ai parlamenti con la dovuta testardaggine.
  2. La gente di Panama mette fine alle estrazioni\ Il popolo di Panama ha vinto una battaglia epocale contro l'industria mineraria [a novembre] (https://rebellion.global/blog/2023/12/12/global-newsletter-83/). Una società canadese aveva permesso che la sua gigantesca miniera di rame avvelenasse la regione per un decennio e, quando il governo ha rinnovato il contratto, migliaia di persone sono insorte. I manifestanti sono stati accecati dalla polizia e colpiti da automobilisti impazziti, ma i blocchi stradali sono aumentati e nel giro di poche settimane la Corte suprema ha dichiarato illegale il contratto e la miniera è stata chiusa. La posta in gioco è di miliardi di dollari e le battaglie legali incombono, ma i manifestanti non demordono e progettano di occupare la miniera. Insieme alla ribellione di Jujuy in Argentina e al referendum sulle trivellazioni petrolifere in Ecuador, l'anno scorso il Sudamerica ha mostrato a tutti noi quanto possa essere potente il popolo.
  3. Il governo francese non è riuscito a vietare un gruppo di protesta* In aprile, abbiamo raccontato di come la Rivolta della Terra (Les Soulèvements de la Terre) stesse distruggendo le infrastrutture progettate per privatizzare l'acqua nelle zone rurali della Francia afflitte dalla siccità. La loro protesta ha attirato 30.000 persone ed è risultata in una risposta incredibilmente violenta da parte della polizia. Imperterrita, la Rivolta della Terra si è mobilitata contro altre infrastrutture ecocide e a giugno il governo francese è ricorsa alle leggi antiterrorismo per dichiarare fuori legge il gruppo e arrestare i suoi organizzatori. Il movimento ha tenuto duro e ha fatto ricorso alla decisione in tribunale. A novembre, la Corte suprema francese ha respinto il governo. Il gruppo sta ora pianificando una grande mobilitazione durante le Olimpiadi di Parigi di quest'estate.
  4. XR DRC sparge la rabbia amorevole lungo il fronte dei combustibili fossili\ XR Goma University sta girando la RDC per sollevare la resistenza dal basso contro le trivellazioni petrolifere nel paese. La campagna "Petrole Non Merci" ha visto sorgere nuovi gruppi XR in aree destinate allo sfruttamento petrolifero, nonché a Moanda, una regione povera devastata dalle trivellazioni petrolifere fin dagli anni Sessanta. I ribelli hanno percorso migliaia di chilometri per dare potere alle comunità che vivono fianco a fianco con l'industria petrolifera, dimostrando quanto il nostro movimento possa essere efficace e globale.
  5. XR UK chiude una miniera di carbone\ La gente del posto lottava da anni per la chiusura della miniera. Il consiglio locale ne aveva ordinato la chiusura un anno prima. Eppure, in qualche modo, l'ultima e più grande miniera di carbone a cielo aperto del Regno Unito era ancora in funzione. Ma poi [a luglio] (https://rebellion.global/blog/2023/08/11/global-newsletter-79/), l'iconica barca rosa di XR UK ha navigato fino all'ingresso della miniera ed è balzata agli onori della cronaca. I ribelli hanno chiuso la miniera per un giorno e si sono uniti a una coalizione di attivisti per marciare intorno alla miniera. A novembre, la miniera è stata [chiusa per sempre] (https://www.bbc.co.uk/news/uk-wales-67564413), anche se il proprietario della miniera deve ancora avviare la bonifica dell'area promessa.
  6. Climate Defiance sulle tracce di Washington\ A marzo, un nuovo collettivo guidato da giovani si è imbucato in un discorso di un consulente per il clima della Casa Bianca e l'ha interrotto. Poche settimane dopo, l'hanno fatto di nuovo. E ancora. Quest'anno hanno pedinato le serate di gala, le raccolte di fondi e le presentazioni di libri dell'élite politica favorevole ai combustibili fossili a Washington, rovinando ogni singolo evento con stile. Ma è stata la loro deliziosa infiltrazione in una cena in onore dell'amministratore delegato della ExxonMobil che ha aiutato il gruppo a raggiungere la stratosfera, facendogli guadagnare un pubblico di milioni di persone e un incontro privato con la Casa Bianca. I Climate Defiance sono giovani, arrabbiati e molto competenti e non vediamo l'ora di vedere cosa ci riserverà il 2024. Speriamo che Darren abbia più merda.

Libro del mese

Regeneration: Ending the Climate Crisis in One Generation (Rigenerazione: porre fine alla crisi climatica in una generazione), di Paul Hawken

L'idea di Paul Hawken è semplice: tutto ciò che sostiene i sistemi viventi nell'accumulo di carbonio è in grado di affrontare il cambiamento climatico E di apportare altri grandi benefici, dal miglioramento della biodiversità alla prosperità economica. Questo libro è un'esplorazione accessibile ma approfondita di quali tipi di progetti forniscono questo supporto e perché. Chiunque si occupi di gestione delle risorse, organizzazione delle comunità o progettazione di infrastrutture può usare il libro di Hawken per capire come essere parte della soluzione.

Va ricordato che la "gestione delle risorse" può includere anche il tuo giardino. Paul Hawken non pretende che ogni piccolo sforzo possa salvare il mondo intero, ma i suoi consigli si applicano sia alle grandi che alle piccole realtà e fornisce molti esempi di persone apparentemente impotenti che hanno trovato il modo di fare una differenza sorprendentemente grande.

Regeneration è un libro di principi, non di procedure. Un approccio valido e utile per dare consigli, ma che potrebbe sorprendere i lettori, e alcuni potrebbero anche desiderare che il libro avesse una sezione per i riferimenti. Ma in un mondo in cui la maggior parte degli autori sembra concentrarsi su soluzioni climatiche che sono o troppo grandi per essere attuate dalla maggior parte delle persone o troppo piccole per essere davvero importanti, Paul Hawken fa da filo conduttore e offre alcuni consigli veramente utili.

Evita Amazon. Sostieni le librerie locali. Acquista i libri su Bookshop o Hive.


Membri di XR

Melani, Sri Lanka

Melani viene arrestata durante una protesta dell'Unione della Gioventù Socialista. Foto: Tharaka Basnayaka @tharaka_

Dieci anni fa ho iniziato a lavorare in un mercato contadino di Colombo, che era anche un'impresa sociale che metteva le persone e il pianeta prima del profitto. Mi sono sempre preoccupata della crisi climatica e lavorare lì mi ha portato a trasformare questa preoccupazione in azione.

La prima protesta che ho organizzato è stata nel 2019, nell'ambito dello sciopero globale del clima organizzato da Fridays for Future. Io e i miei amici abbiamo realizzato dei manifesti, siamo andati in un parco locale e abbiamo chiesto alle persone di unirsi a noi. Poi mi sono unita a XR Sri Lanka. All'inizio abbiamo organizzato azioni come la piantumazione di alberi e il controllo dei rifiuti, perché le proteste eclatanti in Sri Lanka erano molto poco sicure.

Nel 2022 scoppiarono in tutto il paese [proteste di massa contro il governo] (https://rebellion.global/blog/2022/06/10/global-newsletter-65/), che divennero note come Aragalaya (la Lotta). Mi sono unita ad alcuni amici in una tenda e, dopo quasi quattro mesi di proteste, le residenze del presidente e del primo ministro sono state occupate dalla popolazione. Durante queste proteste è successo qualcosa che mi ha avvicinato all'attivismo per i diritti umani e al clima.

Sebbene fossimo già stati bersagliati dalla polizia con gas lacrimogeni e cannoni ad acqua, e fossimo anche stati arrestati, non mi ero mai sentita veramente in pericolo. Ma quando siamo tornati a casa dopo aver trascorso giorni sul luogo della protesta, abbiamo saputo che i militari lo avevano circondato. I nostri amici erano ancora lì e siamo tornati rapidamente, solo per essere accolti da un muro di soldati.

Un membro dell'esercito ha afferrato il mio telefono e ha iniziato a cancellare le riprese che avevo fatto delle proteste. Quando il mio amico ha cercato di difendermi, lo hanno afferrato, colpito in faccia e trascinato via.

È stato terrificante; non abbiamo saputo dove fosse per oltre tre ore. Per tutto questo tempo è stato picchiato dalla polizia. Ancora oggi non osa sporgere denuncia alla Commissione per i diritti umani perché i militari hanno minacciato di venire a prendere la sua famiglia.

Da allora mi sono occupata di diverse cause e lavoro per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'intersezione tra il cambiamento climatico e le violazioni dei diritti umani. Ora capisco che la mancanza di responsabilità per le violazioni dei diritti umani porta anche alla mancanza di responsabilità per i crimini ambientali ed economici.

I governi e il settore privato sostengono che affrontare il cambiamento climatico sia un'impresa privilegiata e che il tenore di vita debba diminuire per ridurre le emissioni. In Sri Lanka abbiamo visto più volte che questo non è vero e che bisogna rischiare e avere un grande coraggio per dire la verità.

Se conoscete (o siete) un ribelle da qualche parte nel mondo con una storia da raccontare, contattate [email protected]


Annunci

Insure Our Future (assicuriamo il nostro futuro): Settimana d'azione globale

26 febbraio -3 marzo | Globale

La rete Insure Our Future si sta preparando per la sua prima settimana d'azione globale, dal 26 febbraio al 3 marzo, rivolta al settore assicurativo per il suo ruolo nella crisi climatica.

L'assicurazione è il tallone d'Achille dell'industria dei combustibili fossili. Senza assicurazione, la maggior parte dei nuovi progetti non può essere portata avanti e quelli esistenti devono chiudere. Gli assicuratori agevolano progetti ecocidi come l'EACOP, il gas metano negli Stati Uniti e le trivellazioni petrolifere nell'Artico e nel Mare del Nord. Li stiamo denunciando, ma abbiamo bisogno del vostro aiuto!

Per saperne di più e iscriverti. (Con sede nel Regno Unito? Attendi i dettagli della Mini-Rebellion di XR UK, che sarà collegata a questa campagna).


Campus Climate Network: ricerca della facoltà

Globale

Campus Climate Network sta costituendo un gruppo di lavoro per i membri del corpo docente, con particolare attenzione al ruolo del corpo docente nel sostenere le campagne di disinvestimento dai finanziamenti e dalle affiliazioni ai combustibili fossili condotte dagli studenti nel campus. Se vuoi partecipare a questa iniziativa, compila questo [modulo di interesse per la facoltà] (https://actionnetwork.org/forms/campus-climate-network-faculty-working-group-initial-interest-form/).

Se sei uno studente universitario e vuoi saperne di più sul Campus Climate Network, invia un'e-mail ad Alicia Colomer: [email protected]

Registrati per ricevere un link al nostro prossimo appello di coalizione.


Grazie

23 dicembre | Grenoble, Francia: Più di 100 persone chiedono il rilascio di una ribelle francese che è stata imprigionata in Senegal a novembre e che rischia l'ergastolo. Coline Fay è stata arrestata per essersi presentata a un tribunale per sostenere un candidato alla presidenza senegalese contrario alla corruzione. Il governo francese sta reprimendo la notizia dal momento che sostiene l'attuale presidente senegalese. Sono in corso proteste globali. Se sei interessato a unirti a loro, partecipa a questa chat di segnalazione.

Grazie per aver letto, ribelle. Se hai domande o commenti, vogliamo sentirti. Contattateci all'indirizzo [email protected].


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Sulla ribellione

Extinction Rebellion è un movimento decentralizzato, internazionale e politicamente apartitico che utilizza l'azione diretta non violenta e la disobbedienza civile per convincere i governi ad agire in modo giusto sull'emergenza climatica ed ecologica. Il nostro movimento è composto da persone di ogni estrazione sociale, che contribuiscono in modi diversi con il tempo e l'energia che possono mettere a disposizione. È probabile che abbiamo una filiale locale molto vicina a voi, e ci piacerebbe avere tue notizie. Partecipa ... o considerare di fare una donazione.