Un "furbetto del petrolio" guida la marcia verso un'organizzazione che ha aiutato le grandi società petrolifere a conquistare la COP. Foto: Gareth Morris
In questo numero: le grandi società petrolifere contro la COP | XR DRC Rebel Tour | Protesta della popolazione indigena in Argentina
Caro ribelle, cara ribelle
Così come gli spacciatori non dovrebbero gestire i centri di riabilitazione, i dirigenti delle grandi società petrolifere non dovrebbero gestire i negoziati sul cambiamento climatico.
Solo che ora è così. La COP, il vertice delle Nazioni Unite dove i rappresentanti globali non trovano mai il modo di risolvere la crisi climatica, si terrà quest'anno negli Emirati Arabi Uniti, un petrostato con le quasi peggiori emissioni di anidride carbonica pro capite del mondo.
Ancora più strana della scelta della nazione ospitante è la scelta del presidente della COP28: l'Amministratore Delegato di Abu Dhabi National Oil Company (ADNOC). La società petrolifera non solo ha lo stesso boss della COP: ci sono prove sempre più evidenti che ADNOC stia supervisionando l'intera operazione. La società ha anche annunciato di voler raddoppiare la produzione di petrolio e gas entro il 2027.
È l'ultimo e più dannoso esempio di come le grandi società petrolifere si siano impadronite dei negoziati sul clima delle Nazioni Unite e non sorprende che l'ultimo evento di questo processo, la Conferenza sul cambiamento climatico di Bonn, si sia risolta in un ennesimo stallo.
I ribelli organizzano un raduno con arti e performance per lanciare una campagna che mobiliterà la resistenza all'estrazione del petrolio nella RDC.
L'ONU ha risposto alle polemiche della COP28 chiedendo ai lobbisti del petrolio (probabilmente un numero record) presenti di identificarsi. Ma chiedere ai borseggiatori di indossare un cartellino non impedirà loro di prendere il tuo portafoglio.
La risposta dei ribelli è stata più decisa. Mentre i negoziati sul clima stavano fallendo a Bonn, hanno visitato gli uffici dell'IPIECA a Londra, un'organizzazione che ha rappresentato le grandi società petrolifere in ogni riunione delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, interamente finanziata dalle grandi società petrolifere, oltre che un ingranaggio fondamentale nella macchina che ha bloccato l'azione globale sul cambiamento climatico.
Per saperne di più su questa visita dei ribelli e sul modo in cui le spie della polizia hanno cercato di mandarla a monte, consultate Action Highlights. Qui potrete anche leggere di come i ribelli della Repubblica Democratica del Congo stiano costruendo una resistenza contro un nuovo ciclo di estrazione del petrolio e di come XR Ungheria e XR Serbia abbiano sincronizzato le proteste contro un oleodotto tra i loro due paesi.
XR Misiones sostiene le proteste degli indigeni a Jujuy, in Argentina, dove lo stato intende confiscare le terre per estrarre il litio. Manifestazioni di solidarietà sono arrivate da tutto il mondo.
Infine, il Solidarity Corner torna a mostrare il suo sostegno ai nostri compagni di protesta di Jujuby, in Argentina, che stanno affrontando una brutale repressione da parte della polizia per essersi opposti a leggi corrotte volte a trasformare le terre dei loro antenati in miniere di litio.
Viviamo in un mondo in cui l'estrazione di combustibili fossili è in aumento, le emissioni di anidride carbonica sono in crescita, le temperature globali sono alle stelle e gli ecosistemi stanno collassando. Sperare che le grandi società petrolifere smettano di pensare ai loro profitti non è solo stupido: è consentire il genocidio.
Nella sua veste attuale, la COP e i negoziati che la circondano non sono solo corrotti, ma sono una farsa criminale. E istituzioni come l'IPIECA sono state fondamentali per arrivare a questa deprimente distopia. In questo numero potrà esserci la prima azione dei ribelli contro i suoi uffici, ma potete star certi che non sarà l'ultima.
La newsletter di XR Global è offerta da XR Global Support, una rete mondiale di ribelli che aiutano il nostro movimento a crescere. Abbiamo bisogno di soldi per continuare questo lavoro cruciale.
Contenuti
- Azioni in evidenza: XR UK smaschera i lobbisti delle grandi società petrolifere, XR DRC si prepara alla resistenza al petrolio, XR Ungheria e XR Serbia contro l'oleodotto "dell'amicizia"
- Sommario delle azioni: Canada, Regno Unito, Perù, Germania, Italia, Olanda, Sudafrica, Nuova Zelanda, Ecuador, Australia, Uganda, USA, Danimarca, Francia
- Angolo della solidarietà: Manifestanti a Jujuy, Argentina
- Libro del mese: Reflections on Earth Trusteeship (Riflessioni sull'amministrazione fiduciaria della Terra)
- Da leggere, vedere, ascoltare: Le grandi società petrolifere hanno il comando della COP, la storia dei ribelli del Ruanda, come far esplodere il botteghino, intervista con Charles Curtin
- **Annunci: ** Adriatic Climate Camp 2023, XR GS adotta la Richiesta 0
Azioni in Evidenza
Fuori le grandi società petrolifere dalla COP28
12 GIUGNO | Londra, Regno Unito
Una coalizione di ribelli che comprende attivisti di Debt For Climate, Global Justice Now e Debt Justice ha manifestato davanti agli uffici dell'IPIECA, l'organizzazione utilizzata dalle multinazionali del petrolio per influenzare e quindi sabotare i negoziati sul clima della COP.
I ribelli avevano intenzione di entrare nell'IPIECA e consegnare una lettera, scritta da membri del Congresso degli Stati Uniti e del Parlamento Europeo, chiedendo ai leader di Stati Uniti, Unione Europea e Nazioni Unite di limitare l'influenza delle compagnie petrolifere sulla COP e di sostituire il presidente della COP28, ovvero l'Amministratore Delegato della società petrolifera nazionale di Abu Dhabi, un membro chiave e finanziatore dell'IPIECA.
Ma la polizia si è infiltrata nei canali di comunicazione dei ribelli e ha avvertito l'IPIECA. Quando gli attivisti sono arrivati, hanno trovato l'edificio chiuso e vuoto, con una guardia alla porta.
L'alleanza di attivisti canta fuori dagli uffici dell'IPIECA.
Imperterriti, i ribelli hanno dato vita a una manifestazione dirompente, denunciando l'IPIECA per il suo clamoroso greenwashing e chiedendo che la COP28 non venga influenzata dalle grandi società petrolifere. Ci sono stati discorsi toccanti e un'imponente esibizione degli XR Oil Slickers, i furbetti del petrolio.
L'IPICEA (International Petroleum Industry Environmental Conservation Association) è stata istituita nel 1974 come principale collegamento tra le Nazioni Unite e il settore dei combustibili fossili e ha partecipato a tutte le riunioni delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico che si sono tenute.
Con il suo personale eterogeneo e titoli professionali come "Climate Change Manager", l'organizzazione si presenta come un centro per la sostenibilità e l'azione per il clima. Ma la deprimente verità è che è diretta da ex dirigenti delle grandi società petrolifere, è finanziata al 100% dalle grandi società petrolifere e ha aiutato le grandi società petrolifere a impadronirsi dei negoziati della COP.
Discorsi + Oil Slickers+ Tamburini = Tanto divertimento.
636 delegati alla COP27 erano lobbisti del settore del petrolio e del gas, con un aumento del 25% rispetto alla COP26, dove i lobbisti dei combustibili fossili erano già più numerosi di qualsiasi delegazione nazionale. Quest'anno, la COP28 è stata praticamente gestita dalla società petrolifera nazionale di Abu Dhabi.
Secondo un recente studio di One Earth, le grandi società petrolifere devono almeno 209 miliardi di dollari all'anno alle comunità più colpite dagli eventi climatici estremi causati dal loro inquinamento (e aggravati dalle loro bugie). Invece, i paesi del sud del mondo pagano miliardi di dollari di debiti ai paesi responsabili dell'emergenza climatica.
Guardate il loro video, unitevi alla campagna Get Big Oil Out of COP28.
XR DRC dice Pétrole Non Merci!
1 - 23 GIUGNO | Moanda, Repubblica Democratica del Congo
I ribelli lanciano la campagna Pétrole Non Merci al mercato Kituku di Goma, RDC
I ribelli della RDC si uniscono per dire: "Pétrole Non Merci"! (Benzina No Grazie!)
Questa campagna nazionale è stata avviata dalla XR University of Goma, che ha guidato iniziative che vanno dalla mobilitazione delle comunità locali alla protezione del Parco nazionale di Virunga attraverso la campagna Fossil Free Virunga e che ora ha percorso più di 6.000 km attraverso la RDC per mobilitarsi contro l'espansione delle grandi società petrolifere.
La campagna Pétrole Non Merci si oppone alla proposta di vendita di 27 blocchi petroliferi e 3 blocchi di gas, la maggior parte dei quali si trova in aree protette come il Parco Virunga, le mangrovie sulla costa e le torbiere nel bacino del Congo. La società petrolifera anglo-francese Perenco ha recentemente presentato un'offerta per l'acquisto dei nuovi blocchi ed esporterà il petrolio attraverso l'oleodotto EACOP.
La campagna dei ribelli si articola su due fronti. Una parte prevede la mobilitazione delle comunità in cui si trovano i nuovi blocchi petroliferi per acquisire maggiore potere a livello locale e responsabilizzare le autorità. I ribelli spiegano i numerosi svantaggi del settore dei combustibili fossili per queste comunità e come possono difendere i loro diritti con mezzi non violenti.
XR University of Goma percorre 6.000 km per raggiungere Moanda per la formazione di XR Moanda.
La seconda parte prevede il collegamento con comunità come Moanda, sulla costa occidentale della RDC, che sono state sfruttate e abusate dalla Perenco per decenni. Un ribelle di Goma che si è recato sul posto ha dichiarato: "La gente di Moanda ha accettato di accompagnarci in questa battaglia, in modo da bloccare insieme la strada alle aziende dei combustibili fossili, a cominciare dalla Perenco, che i nostri politici cercano di mostrare falsamente come un esempio positivo di uso del petrolio."
Finora, XR University of Gomaha organizzato scambi che hanno portato alla formazione di XR Rutshuru, XR Moanda e XR Bunia. Inoltre, sono state organizzate azioni pubbliche mediante l'arte, la musica e le performance, come la sorprendente manifestazione nel mercato di Kituku di Goma, svoltasi dopo l'alluvione di Kalehe a maggio.
I ribelli itineranti hanno in programma di continuare ad agire in tutta la RDC, con rivolte popolari coordinate per dire NO ai leader che vogliono continuare a defraudare l'umanità per il proprio guadagno.
Seguite la campagna Pétrole Non Merci su Facebook e Instagram.
La vera amicizia: fermare l'inferno climatico
20 GIUGNO | Budapest, Ungheria, e Belgrado, Serbia
Budapest: I ribelli protestano davanti al Ministero degli Affari Esteri. I cartelli recitano "MOL trae profitto dalla crisi climatica" e "Energia pulita per l'Ungheria!". MOL è la compagnia petrolifera ungherese che sta costruendo l'oleodotto.
XR Hungary e XR Serbia si sono riunite per protestare contro la costruzione programmata di un nuovo oleodotto di 128 km tra i due paesi. Presentato ufficialmente come un segno di amicizia tra le due nazioni confinanti, l'oleodotto dell'amicizia permetterebbe alla Serbia di aggirare le sanzioni dell'UE sull'importazione di petrolio russo.
Questa mossa non rischia di essere disapprovata dall'UE; un progetto di questa portata influenzerà la politica energetica per i decenni a venire, favorendo l'industria dei combustibili fossili in un momento in cui ogni paese dovrebbe investire nelle energie alternative.
Nel frattempo, i gruppi di ribelli, che si sono incontrati inizialmente a un evento per il clima in Croazia, hanno veramente stretto amicizia conducendo proteste coordinate davanti al Ministero degli Affari Esteri a Budapest e al Ministero delle Miniere e dell'Energia a Belgrado.
Belgrado: la protesta parallela davanti al Ministero delle Miniere e dell'Energia, con un cartello che recita "Amicizia per l'inferno climatico".
XR Hungary è stata fondata nel 2019, ma ha subito un forte calo di attività dopo la pandemia. Le azioni recenti si sono concentrate sulla sensibilizzazione del pubblico ungherese, con l'obiettivo di costruire una comunità di ribelli piccola ma dedicata.
La polizia non conosceva ancora il gruppo, tanto che ha faticato a copiare il nome Extinction Rebellion dallo striscione, ma la situazione è destinata presto a cambiare: una nuova azione top secret è in programma per il prossimo futuro, quindi restate sintonizzati per altre notizie da Budapest!
Seguite XR Hungary su Facebook e XR Serbia su Facebook!
Riassunto delle azioni
4 GIUGNO | Canada/UK: Due ribelli rischiano la deportazione per una protesta pacifica. Nel Regno Unito, un ribelle rischia la deportazione in Germania dopo essere stato condannato a 2 anni e 7 mesi per aver scalato un ponte nell'ambito della protesta Just Stop Oil. In Canada, un ribelle rischia la deportazione in Pakistan per il suo coinvolgimento in azioni con XR e Save Old Growth. Trovate le petizioni nei link qui sopra e firmatele!
7 GIUGNO | Amazzonia, Perù: Attivisti indigeni usano canoe, lance e bombe molotov per catturare due petroliere PetroTal e rapire 14 membri dell'equipaggio. Lo scontro è avvenuto dopo che il governo locale ha annullato un accordo che prevedeva l'utilizzo di una parte dei profitti petroliferi per finanziare lo sviluppo sociale dell'area. L'equipaggio e le navi sono rimasti illesi e rilasciati una settimana dopo, dopo un incontro tra gli attivisti indigeni e le autorità locali.
7 - 15 GIUGNO | Bonn, Germania: Gli attivisti della Conferenza sul clima di Bonn lasciano cadere uno striscione all'arrivo del presidente della COP28 (e dirigente di una grande società petrolifera). Una coalizione di attivisti di Debt For Climate, Last Generation, Scientist Rebellion e XR ha allestito un accampamento per il clima fuori dalla conferenza durante gli ultimi tre giorni. Gli attivisti di MAPA hanno parlato alla stampa internazionale di cancellazione del debito, perdite e danni, decrescita e di come la COP sia manovrata dal settore dei combustibili fossili.
10 GIUGNO | Bologna, Italia: Centinaia di attivisti, tra cui i ribelli, bloccano un tratto di tangenziale per denunciare la cementificazione della regione da parte delle autorità locali. L'autostrada è stata trasformata in uno spazio per arte, musica e teatro, chiedendo ai loro leader di avviare un'assemblea regionale dei cittadini e di smettere di usare il denaro pubblico per finanziare il collasso climatico.
11 GIUGNO | Rotterdam, Olanda: 60 ribelli e attivisti di Scientist Rebellion ritardano la partenza di una nave da crociera dal porto di Rotterdam. Hanno chiesto alle autorità cittadine di vietare tutte le navi da crociera. Una crociera media produce il doppio di CO2 rispetto a una vacanza in aereo e il settore navale deve ancora presentare una tabella di marcia verso la sostenibilità.
12 GIUGNO | Johannesburg, Sudafrica: Centinaia di attivisti, tra cui i ribelli, si radunano davanti alla sede della Standard Bank durante l'assemblea generale annuale. Alcuni sono riusciti a entrare e un attivista ha consegnato all'Amministratore Delegato un premio per le violazioni dei diritti umani. Altri due attivisti sono stati fatti sgomberare con la forza dal foyer. La banca sudafricana supporta l'oleodotto ecocida EACOP e altri progetti per combustibili fossili in tutta l'Africa.
14 GIUGNO | Dunedin, Nuova Zelanda: Una donna di 64 anni che ha scritto una falsa e-mail per dire ai delegati di una conferenza sui combustibili fossili che era stata rinviata, rischia fino a 10 anni di carcere. È stata giudicata colpevole di frode e sarà condannata a settembre.
15 GIUGNO | Ecuador: Gli attivisti di Scientist Rebellion marciano con i gruppi indigeni e le organizzazioni comunitarie che chiedono protezione dai rischi dell'industria mineraria. I cortei si sono svolti in tutto l'Ecuador, dove si terranno le elezioni in agosto. I candidati alla presidenza sono stati invitati a liberare il paese dalle miniere.
18 - 23 GIUGNO | Australia: Gli attivisti di Blockade Australia hanno bloccato simultaneamente tre grandi porti per il carbone, utilizzando treppiedi, aste, attrezzature da arrampicata, blocchi per polsi e colla per bloccare ripetutamente il porto per carbone di Newcastle, il porto di Melbourne e il porto di Brisbane. 8 attivisti sono stati arrestati e 3 sono stati tenuti in carcere per una settimana. Per saperne di più sulla loro straordinaria campagna qui.
27 GIUGNO | Kampala, Uganda: 22 studenti hanno marciato pacificamente verso il Parlamento ugandese per consegnare una petizione che chiedeva al governo e alla Total Energy di abbandonare l'EACOP. Gli studenti sono stati bloccati dalla polizia, i loro striscioni sono stati confiscati e uno studente è stato detenuto illegalmente. È ricomparso dopo 3 giorni, dopo essere stato torturato e brutalizzato da degli aggressori ignoti. In solidarietà, 27 attivisti di Just Stop Oil si sono seduti davanti alla sede londinese della Total Energy nel Regno Unito. Sono stati arrestati e rilasciati (illegalmente) su cauzione, con il divieto di protestare senza la previa autorizzazione della polizia.
27 GIUGNO | New York, USA: I ribelli si sono uniti a un'azione di solidarietà per due attivisti di Declare Emergency che rischiano fino a 10 anni di carcere e una multa di 500.000 dollari dopo la loro protesta pacifica alla National Gallery of Art di Washington, DC. Nel frattempo, i giovani attivisti del nuovo gruppo Climate Defiance hanno interrotto una raccolta fondi per un senatore di New York che prende tangenti per autorizzare gli oleodotti. Climate Defiance esiste da appena tre mesi, ma ha già interrotto gli eventi di 5 senatori statunitensi e 2 consiglieri presidenziali per la loro complicità nell'ecocidio.
30 GIUGNO | Roskilde, Danimarca: 45 attivisti e scienziati ribelli fanno irruzione nell'aeroporto di Roskilde, dove i voli dei jet privati sono quadruplicati dal 2020. Coloro che si trovavano sulla pista sono stati arrestati e accusati secondo una legge penale repressiva che potrebbe risultare in 6 anni di carcere. Nel frattempo, i super-ricchi si godono i loro lussi criminali.
1 LUGLIO | Lione, Francia: I ribelli occupano un campo da golf locale per denunciare l'accaparramento e lo spreco di acqua da parte dei più ricchi per le attività di svago, mentre la siccità affligge il resto del paese.
Angolo della solidarietà: manifestanti a Jujuy, Argentina
I manifestanti di Jujuy vengono brutalizzati dalla polizia antisommossa con proiettili di gomma e gas lacrimogeni.
La transizione verso tecnologie più verdi è fondamentale per porre fine alla crisi climatica, ma questa nuova tecnologia è spesso prodotta utilizzando gli stessi sistemi di sfruttamento, razzismo ed ecocidio dell'era dei combustibili fossili.
L'Argentina possiede un quinto delle riserve mondiali di litio, fondamentali per le batterie che immagazzineranno l'energia rinnovabile del futuro. La domanda per questo metallo è alle stelle e le maggiori riserve si trovano nelle zone umide d'alta quota di Jujuy, una provincia in prevalenza di popolazione indigena di cui la maggior parte delle persone non ha la proprietà legale della propria terra.
Il governo regionale di Jujuy ha recentemente approvato "riforme" costituzionali che hanno legalizzato l'appropriazione di terre indigene per l'estrazione mineraria, oltre a vietare le proteste. In risposta, il popolo è sceso in strada, bloccando le strade e occupando gli edifici.
I gruppi di ribelli hanno organizzato veglie di solidarietà in tutte le città dell'Argentina, tra cui Buenos Aires, Mar del Plata e Tucumán.
Lo Stato ha reagito con una violenza brutale e indiscriminata. La polizia in assetto antisommossa ha usato proiettili di gomma, gas lacrimogeni e percosse, ferendo centinaia di persone (tra cui un ragazzo di 17 anni che ha perso un occhio) e arrestandone altre centinaia. Secondo le voci, i tribunali regionali emetteranno multe eccessive per compensare il deficit della regione dovuto alla perdita di turismo e imprigioneranno coloro che non possono pagare.
I manifestanti hanno ispirato la solidarietà dei ribelli argentini e degli attivisti di tutto il mondo. Secondo un portavoce dei ribelli della regione, anche se i gruppi ambientalisti sostengono le proteste, queste sono guidate dalla comunità indigena. Dal momento che ci sono abbastanza agenti di polizia per sgomberare i blocchi stradali, lo Stato sta cercando di logorare i manifestanti.
I manifestanti sono stanchi, ma i loro blocchi sono ancora in piedi. Non intendono arrendersi finché le "riforme" non saranno abrogate e il governatore non si dimetterà. Li salutiamo.
Libro del mese
Reflections on Earth Trusteeship (Riflessioni sull'amministrazione fiduciaria della terra), a cura di Justin Sobion, Hams van Willenswaard
Reflections on Earth Trusteeship propone ed esplora un cambiamento radicale nella governance globale: la legge e la politica devono essere organizzate intorno al principio che la Terra è un'entità e gli esseri umani sono i suoi fiduciari, non i suoi proprietari.
Anche se l'idea non è nuova, non si limita a dire perché l'amministrazione fiduciaria è una buona idea. Gli autori esplorano il concetto da un punto di vista giuridico, filosofico e storico, dimostrando che l'amministrazione fiduciaria è coerente con il diritto internazionale, gode già di un ampio sostegno in diversi Paesi ed è pronta a vivere il suo momento storico.
Gli autori espongono la loro causa in termini che le persone estremamente potenti possano comprendere e trovare legittimi.
Il linguaggio erudito e legalistico rende il testo un po' difficile da leggere e il principio organizzativo del libro è tutt'altro che chiaro. A volte sembra una raccolta di materiale tematicamente correlato, non un'opera coesa.
Ma Reflections è un libro ambizioso. Se riuscirà a realizzare anche solo una frazione di ciò che si prefigge, sarà meglio per tutti noi.
Evita Amazon. Sostieni le librerie locali. Acquista i libri su Bookshop o Hive.
Da leggere, vedere, ascoltare
Leggete il viaggio di questo ribelle dalla fattoria ugandese a XR Rwanda in "La mia storia sul clima".
Podcast del Guardian: The Oil Company CEO Running COP28, L'Amministratore Delegato della compagnia petrolifera che guida la COP28 (26 minuti)
Secondo un giornalista del Guardian, gli Emirati Arabi hanno condiviso un server di posta elettronica della COP28 con la società petrolifera statale ADNOC, dandole accesso a tutte le e-mail da e al comitato organizzatore della conferenza. Il podcast presenta anche la persona dell'Amministratore Delegato dell'ADNOC, che è anche il presidente della COP28, e il misterioso esercito di falsi account sui social media che difendono l'organizzazione del vertice.
XR Global Support Blog: My Climate Story, La mia storia sul clima
Un ribelle ruandese, cresciuto dalla nonna in una fattoria in Uganda, ripercorre il suo viaggio verso l'attivismo climatico, raccontando anche di come la sua infanzia sia stata segnata dalla morte e dalla fame a causa delle condizioni climatiche estreme.
Podcast di Novara Media: How To Blow Up The Box Office, Come far saltare in aria il botteghino (59 minuti)
Il co-sceneggiatore e produttore del recente film eco-thriller "How To Blow Up A Pipeline" (Come far saltare in aria on oleodotto), ispirato all'omonimo libro, discute le varie questioni etiche legate alla creazione artistica derivante dall'attivismo estremo, compreso il fatto di offrire al pubblico la catarsi dell'azione climatica, cosa che potrebbe ridurre l'attivismo piuttosto che incoraggiarlo.
XR Global Support Blog: Intervista con Charles Curtin
L'ecologo americano lavora da decenni con le comunità rurali e, in questa ampia intervista, riflette su come, con il riscaldamento globale, le conoscenze indigene, l'attivismo locale e l'economia circolare siano le chiavi del futuro.
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Adriatic Climate Camp 2023: Siete invitati!
23 - 27 AGOSTO | Isola di Krk, Croazia
XR Zagreb è lieta di invitarvi al 2° Adriatic Climate Camp a Camp Bor sull'isola di Krk, in Croazia, dal 23 al 27 agosto 2023!
Protesteremo contro il progetto di espansione del terminale di GNL a Krk, ma ci saranno anche workshop, occasioni per scambiare competenze, sessioni plenarie, discussioni e molto altro.
Le spese di vitto e alloggio saranno coperte da XR Zagreb, ma sono apprezzate le donazioni.
Per iscriversi al campo, compilate questo modulo.
XR Global Support: Richiesta 0 adottata!
14 GIUGNO
In risposta ai gruppi locali che hanno adottato misure simili e al sostegno comunicato dalla maggior parte dei gruppi, XR Global Support ha adottato la Richiesta 0 (nota anche come Quarta richiesta):
"Chiediamo una transizione giusta che dia priorità alle comunità più vulnerabili, alla sovranità della popolazione indigena, ai risarcimenti per le ingiustizie ambientali, ai diritti legali per degli ecosistemi fiorenti, alla prevenzione dell'ecocidio e a un pianeta vivibile per tutti".
Questa nuova richiesta vale solo per XR Global Support e non per i gruppi locali XR, che possono decidere se fare questo passo con i loro tempi e le loro modalità.
Grazie
15 GIUGNO | Boston, USA: 8 ribelli vengono arrestati dopo aver mostrato il sedere ai legislatori statali. Sulle loro natiche sode c'era scritto il messaggio "STOP PASSING GAS" ("Basta scorreggiare", o anche "Basta far passare il gas"). L'esposizione mediatica è stata diversa da qualsiasi cosa che XR Boston abbia mai visto.
Grazie per aver letto, ribelle. Se hai domande o commenti, vogliamo sentirti. Contattateci all'indirizzo [email protected].
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